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6 aprile 2017, presentato il Position Statement

Poco sale purché iodato: presentato il position statement dell’ISS e del Ministero della Salute siglato da 13 Società scientifiche.

La prevenzione del gozzo endemico e degli altri disordini da carenza iodica si basa sulla correzione del deficit nutrizionale di iodio, il cui fabbisogno giornaliero è di 150 pg in età adulta, 250 pg in gravidanza e durante l’allattamento, 90-120 pg nei bambini. La strategia raccomandata da Organizzazione Mondiale della Sanità, lodine Global Network e UNICE 1 per l’eradicazione dei disturbi da carenza iodica, è quella di utilizzare come veicolo il sale alimentare arricchendolo con opportune quantità di iodio.

locandina iodoprofilassi 17Inoltre, il costante monitoraggio della qualità del sale iodato e dell’efficienza della iodoprofilassi è indicato quale garanzia di efficacia e sicurezza del programma di prevenzione4
Il sale arricchito di iodio ha lo stesso aspetto del sale da cucina e non presenta odori o sapori particolari, né altera quello dei cibi a cui viene aggiunto. Ogni grammo di sale arricchito di iodio fornisce 30 microgrammi di iodio in più oltre a quello già fornito con la dieta che, in base alle nostre abitudini alimentari, non supera il 50% del fabbisogno giornaliero.
Tutti possono usare il sale iodato, anche soggetti affetti da patologie tiroidee. Questo perché in condizioni fisiologiche la tiroide è in grado di tollerare fino a 1mg (1000 pg) di iodio al giorno senza che si verifichino effetti avversi, in quanto l’eccesso di iodio viene escreto con le urine. Le persone con patologie tiroidee su base autoimmune possono tollerare quantità inferiori di iodio. Nonostante questa minore tolleranza, il rischio di eccesso di iodio è praticamente inesistente in quanto il consumo di sale iodato raramente aggiunge più di 300 pg di iodio alla dieta giornaliera.

Va inoltre sottolineato che l’attuazione della profilassi iodica attraverso l’uso del sale iodato non è in contrapposizione con le raccomandazioni del WHO di ridurre il consumo di sale (non più di 5 g al giorno negli adulti, 2-3g nei bambini sopra il primo anno di vita) per la prevenzione deIl’ipertensione, delle malattie

cardiovascolari e di altre patologie dovute all’eccessivo consumo di sale. Infatti, la quantità di iodio aggiunto al sale da cucina (30 pg/g) consente un apporto iodico adeguato con un consumo di sale contenuto nei limiti suggeriti dai cardiologi e dai nutrizionisti. L'importante è usare POCO SALE MA IODATO.

Riferimenti bibliografici

1. World Health Organization 2014. Fortification of food-grade salt with iodine for the prevention and control of iodine deficiency disorders. Available at:
www.who.int/nutrition/oubllcations/ ›‹uidelines/fortification foodgrade saltwithiodine/en/
2. Iodine Global Network. Available at: www.ien.ore/index.cfm
3. United Nations Children’s Fund 2008. Sustainable elimination of iodine deficiency. United Nations Children’s Fund, New York. Available at:
www.unicef.ore/publications/files/Sustainable Elimination of Iodine Deficiency.Pdf
4. World Health Organization, United Nations Children’s Fund, International Council for the Control of Iodine Deficiency Disorders 2007. Assessment of Iodine Deficiency Disorders and Monitoring Their Elimination: A Guide for Programme Managers. Third edition. World Health Organization, Geneva. Available at: http://apps.who.int/iris/bitstream/10665/43781/1/9789241595827 eng.pdf

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