Migliora la nutrizioni iodica degli italiani
Raggiunto finalmente il traguardo
La Iodine Global Network (IGN), in merito allo stato della nutrizione iodica nel mondo nel 2020, indica una nutrizione iodica ottimale in 115 paesi, insufficiente in 23 tra cui la Germania precedentemente classificata iodosufficiente) ed eccessiva in 14 (Fig. 1).
Migliora la nutrizioni iodica degli italiani
“L’Italia, storicamente iodocarente, è finalmente entrata a far parte di quei paesi in cui la nutrizione iodica è adeguata e sufficiente a garantire l’equilibrata funzione della ghiandola tiroidea, così come dimostrato dalla seconda sorveglianza sulla nutrizione iodica in Italia (periodo 2015–2019) condotta dall’Osservatorio Nazionale per il Monitoraggio della Iodoprofilassi in Italia (OSNAMI) dell’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con gli Osservatori Regionali per la Prevenzione del Gozzo. L’indagine, che è stata realizzata su circa 4.000 bambini in età scolare e residenti in 9 regioni rappresentative del Nord, Centro e Sud Italia, ha dimostrato come nel nostro paese il sale iodato sia attualmente usato da circa il 70% delle famiglie e da circa l’80% delle mense scolastiche. Inoltre, i dati raccolti mostrano un valore nazionale mediano di ioduria indicativo di iodosufficienza (125 μg/L) e confermano la progressiva scomparsa del gozzo in età scolare nel nostro paese”.
Nel nostro paese il programma di iodoprofilassi è su base volontaria (Legge 55/2005) e, in questi 15 anni, per la sua implementazione hanno collaborato istituzioni, società scientifiche, medici di medicina generale, medici specialisti, pediatri di libera scelta, medici dei Servizi di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali e associazioni dei pazienti.
Un’adeguata nutrizione iodica nella popolazione italiana è un importante traguardo per la salute pubblica, sia per la prevenzione dei disordini tiroidei, come il gozzo semplice e nodulare, che per lo sviluppo neurocognitivo dei nuovi nati da madri con sufficiente apporto iodico.
L’obiettivo che il paese ora dovrà porsi sarà la sostenibilità del programma di iodoprofilassi!
Le principali strategie individuate per in nostro Paese sono tre azione: armonizzazione del programma di riduzione del consumo di sale e del programma di iodoprofilassi attraverso la promozione dello slogan “poco sale ma iodato”; efficace monitoraggio, soprattutto dei segmenti di popolazione a maggior rischio di iodocarenza, come le donne in gravidanza; formazione rivolta a medici, nutrizionisti, dietisti ed educazione alla salute per gli studenti della scuola primaria e secondaria.
“Certamente l’approvazione della Legge 55/2005 ha decretato l’impegno politico del nostro paese a contrastare gli effetti gravi per la salute dell’esposizione alla carenza nutrizionale di iodio. Riteniamo che sia giunto il momento che questo impegno venga rinnovato per garantire continuità e sostenibilità al programma nazionale di iodoprofilassi e che, seppure nell’attuale emergenza Covid-19, l’attenzione non venga distolta da un programma di prevenzione del quale solo ora iniziamo ad apprezzare i benefici”
Fonte
Editoriale pubblicato, 10 November 2020
Titolo: Nutrizione iodica globale nel 2020
Autori: Antonella Olivieri, Paolo Vitti, Francesco Giorgino & Francesco Trimarchi
Rivista: L’Endocrinologo volume 21, 407–409 (2020)